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venerdì 7 dicembre 2012

KALEIDOSCOPE


Misteriosi, eccentrici e grandi contaminatori, i Kaleidoscope rimangono ancor oggi una delle più eclettiche formazioni. La loro musica è una miscela di folk, rock, country ed esotismo strumentale.
Lindley è un virtuoso della scena bluegrass e jug, Feldthouse un turco americano appassionato di musica e strumenti mediorientali e cantante dai profondi toni baritonali, Darrow e Crill esperti di musica tradizionale.
Nel 1967 registrano Side Trips, cocktail di stili diversi, dall'Oriente di Egyptian Gardens al blues, alla ballata tradizionale.Per gran parte del 1967 il gruppo si esibisce dal vivo nei maggiori locali della West Coast, con l'insolito accompagnamento di danzatori turchi.
Alla fine dell'anno esce A Beacon From Mars, eccentrico e leggendario, con due lunghi brani dal vivo caratterizzati da voli strumentali, timbri esotici, atmosfere ipnotiche.
A questo punto la band entra in crisi e Darrow insoddisfatto della direzione musicale e scenica lascia la band. L'abbandono di Darrow e l'ingresso di Stuart Brotman (basso) e Paul Lagos (batteria) stabilizzano la formazione e ne esaltano ancor più il potenziale artistico.
Esce Incredible (1969) il disco più omogeneo del lotto, per alcuni il più rappresentativo (personalmente preferisco e amo il secondo). L'album celebra in modo brillante l'incontro di Oriente e Occidente, con la bellissima Seven Ate Sweet




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